Interazione sociale impedisce la demenza?
Un articolo pubblicato nel 2013 ha delineato uno studio di sei anni sull'interazione sociale e la demenza. Questa ricerca ha coinvolto 593 partecipanti di età superiore ai 65 anni che erano liberi da demenza all'inizio dello studio. Le interazioni sociali dei partecipanti sono state monitorate, così come le loro abilità cognitive. I risultati hanno scoperto che quelli con livelli più alti di interazione sociale avevano meno probabilità di sviluppare la demenza. È importante notare che, in questo studio, "interazione sociale" includeva attività come leggere il giornale, provare cose nuove, avere un approccio attivo alla vita e mantenere una vita sociale attiva.
Il Journal of Alzheimer's Disease ha anche delineato uno studio interessante sull'interazione sociale. Questo studio ha coinvolto partecipanti senza demenza che sono stati coinvolti in un gruppo di discussione altamente interattivo, mentre altri nello studio hanno partecipato al Tai Chi, camminando o facevano parte del gruppo di controllo che non ha ricevuto alcun intervento. I risultati hanno mostrato che le persone coinvolte nel gruppo di discussione non solo hanno migliorato il loro funzionamento cognitivo, ma hanno anche aumentato i loro volumi cerebrali secondo la risonanza magnetica. Un volume cerebrale più ampio è stato correlato a un ridotto rischio di demenza.
La qualità delle interazioni sociali è importante
Alcune ricerche hanno dimostrato che avere un numero elevato di amici potrebbe non essere necessariamente il fattore che riduce il rischio di demenza. Piuttosto, sono la qualità, la soddisfazione, il supporto e la reciprocità (dare e avere) delle relazioni che sono i fattori importanti nella riduzione del rischio.L'interazione sociale può impedire a MCI di progredire verso la demenza?
Il deterioramento cognitivo lieve (MCI) è una condizione in cui le capacità di pensiero e memoria sono in qualche modo diminuite, eppure il funzionamento quotidiano rimane spesso abbastanza intatto. Alcune persone con MCI diminuiscono costantemente e sviluppano la malattia di Alzheimer, mentre altre rimangono stabili o addirittura migliorano nella cognizione nel tempo.La ricerca ha dimostrato un rischio ridotto di progressione verso la demenza da MCI nelle persone che partecipano attivamente alle attività sociali. Attività sociali sono definiti in questo studio come includere andare in un luogo di culto, fare volontariato, passare del tempo con la famiglia e gli amici, andare nei ristoranti, partecipare a speciali occasioni familiari e partecipare alle attività organizzative.
Mentre non possiamo concludere che l'interazione sociale prevenga sicuramente un declino cognitivo nelle persone con MCI, sembra che riduca significativamente le possibilità di tale progressione.